Cannaben: cercando alternative, abbiamo trovato soluzioni

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Transizione Ecologica: soluzioni sostenibili da risorse rinnovabili è l’assioma dal quale vogliamo partire per rilanciare lo sviluppo. Dal quale prende il nome la conferenza online che stiamo organizzando per i prossimi 18 e 19 maggio 2021.

Dopo decenni di vita grama per quegli scienziati, ambientalisti, climatologi…, etichettati tutti come ecologisti, dopo decenni in cui i loro avvertimenti sono risuonati come grida nel deserto, dopo decenni in cui la meta era lo sviluppo utilizzando un modello lineare a cui “qualcosa” si doveva ben sacrificare, oggi si assiste ad un ribaltamento epocale.

Non solo il pianeta, ma il futuro dell’umanità ha assoluto bisogno di un cambiamento di rotta, un cambiamento di visione, un nuovo concetto di sviluppo. La transizione ecologica è in sostanza questo: un cambiamento.

Abbiamo visto cambiare il clima. Fenomeni sconosciuti come tempeste tropicali o tifoni che hanno travolto luoghi in cui mai si erano verificati simili eventi seminando danni e distruzione.

Stiamo vivendo una pandemia dovuta ad un fatale salto di specie. Come ha ben spiegato il climatologo Mercalli, l’invasione di ecosistemi produce conseguenze che l’uomo non sempre è in grado di controllare.

In parole povere la natura ci ha presentato il conto. Ed è tragicamente salato.

Il 2020 ci ha colto impreparati e ha messo in luce, una luce cruda, tutta una serie di problemi e incongruenze nel comportamento dell’Uomo, nelle sue scelte, nel concetto stesso di sviluppo economico.

Il 2020, insomma, ci ha posto davanti alla necessità di scegliere. O rimanere in balia degli eventi o cogliere l’opportunità di operare un cambiamento profondo. Ci ha fatto capire che un’economia lineare non è più sostenibile se mai lo è stata. É la circolarità il modello da seguire fino a ridurre al massimo gli scarti e, quindi, gli sprechi.

Dai momenti di crisi possono nascere nuove opportunità.

E la Transizione Ecologica è questo.

Ma un cambiamento, soprattutto un cambiamento di tale portata, può far paura in quanto vengono a mancare parametri entro i quali si è abituati a muoversi, le cosiddette zone di conforto.

Per questo stiamo mettendo a punto la nostra startup Cannaben in cui un gruppo di persone, ciascuna con una propria competenza e un sentire comune, si è posto l’obiettivo di fare da ponte tra il passato e il futuro cogliendo ogni opportunità del presente.

Abbiamo cercato alternative e, cercandole, abbiamo scoperto soluzioni.

Per noi innovazione significa trovare un’applicazione pratica a una buona idea.

Il concetto base di Cannaben è la sostenibilità’ nella sua complessità cogliendone non solo i vantaggi ambientali, ma le nuove opportunità economiche.

In primo luogo le materie prime di cui abbiamo cominciato ad occuparci, provengono tutte da fonti rinnovabili.

Di conseguenza I processi industriali sono basati su una tecnologia innovativa e a basso impatto ambientale in modo che il ciclo di vita utile di un prodotto, dall’inizio alla fine, sia realmente sostenibile.

Noi di Cannaben ci siamo posti questo obiettivo: trovare soluzioni vagliando ogni passaggio di una filiera perché tutti gli attori, che di questa filiera fanno parte, abbiano garanzia che il loro prodotto proceda su una strada senza intoppi e con un ritorno economico adeguato.

Un esempio fra tutti è la filiera della canapa.

In primo luogo la canapa fa parte della storia dell’uomo che la definì, non per nulla, una delle piante degli dei.

La canapa è una coltura per secoli legata alla tradizione di certe zone d’Italia tra le quali il Piemonte e presente anche nel resto del mondo. Per lungo tempo largamente diffusa, negli ultimi decenni la sua coltivazione è diminuita lasciando spazio ad altre colture.

Oggi è tornato un interesse nei confronti della canapa in crescita costante. Questo è dovuto al fatto che si continuano a scoprire nuovi usi e applicazioni della canapa di pari passo con l’avanzamento di nuove tecnologie. Sorprendente è il numero di applicazioni di questa pianta. Si è arrivati a contarne addirittura 50.000: dal campo alimentare a quello tessile alla bioedilizia e alle bioplastiche.

Il nostro obiettivo per il futuro è creare una filiera agile e pratica ed inclusiva che metta in contatto tutti gli attori coinvolti: dall’imprenditore agricolo al fornitore di tecnologie per la mietitura fino alle aziende che della canapa lavorano il prodotto finale come la farina o la calcecanapa.

Da sempre l’Uomo di fronte ad un cambiamento oppone resistenza e diffidenza. E’ un dato di fatto. Un cambiamento viene vissuto come un salto nel buio, un cammino pieno di incertezze perché poco si sa.

Consapevoli di questo, noi di Cannaben ci siamo focalizzati anche su questo problema cercando soluzioni.

Informare, spiegare, dare la possibilità di porre domande.

Da qui nasce la necessità di creare una zona facilmente accessibile a chi vuole capire e avere risposte per cominciare a pianificare un futuro diverso che consenta di ENTRARE a pieno titolo nella transizione ecologica cogliendone le opportunità economiche.

La nostra risposta è stata la creazione di una conferenza e, dati i tempi, una conferenza online molto articolata con relatori e tavole rotonde. Sfruttando la tecnologia e le varie piattaforme social, chi assiste da casa, può intervenire ponendo domande, esprimendo dubbi, chiedendo chiarimenti attraverso le varie chat messe a disposizione. La pandemia ha bloccato la possibilità di una conferenza in presenza? Proprio questo ostacolo ha accelerato lo sfruttamento e il perfezionamento delle conferenze online.

Il titolo che le abbiamo dato, è fortemente evocativo: “Transizione Ecologica: soluzioni sostenibili da risorse rinnovabili”. Uno sviluppo sostenibile non significa un ritorno al passato, ma l’adozione di un sistema nuovo e coerente di fare impresa adottando i criteri di un’economia circolare, non inquinante, non impattante sull’ambiente, ma rispettosa degli ecosistemi e della biodiversità.

É importante spiegare come questo nuovo modo di fare impresa apra la strada ad una RIPRESA ECONOMICA creando opportunità di guadagno, nuove professionalità e, quindi, posti di lavoro.

Uno sviluppo veramente sostenibile si concretizza appieno con il supporto della tecnologia e delle sue costanti innovazioni. Non si fonda sulla competizione accanita, ma sull’inclusione, il confronto e la cooperazione tra le varie categorie di attori, nessuna esclusa.